Ricordo al cinema l’intervallo tra un tempo e l’altro, c’era l’omino con la cassetta dei gelati-patatine-Coca cola, la lampadina sul petto e la scritta “Algida” appuntata sulla giacca verde. Seguendolo con gli occhi riuscivi, magari scommettendo con te stesso, ad indovinare se prima dello spegnimento delle luci e la conseguente ripresa del film saresti riuscito ad avere il desiderato snack, ma andava quasi sempre a finire che se non ti alzavi e non gli andavi incontro il desiderio restava orfano.
Perché parlo del secondo tempo? Proprio perché questo può pazientemente avvenire anche dopo anni. Non c’è una data stabilita e Pietro di questo ne era a conoscenza..
Arrivato a questo punto devo fare un po’ di luce senza premere l’interruttore. Pietro è il proprietario del CBR 929 con le carene del 1000 RR verniciato da me Repsol (di questo lavoro ne ho parlato in un altro articolo qui sul blog) che negli anni a seguire la verniciatura della sua moto mi ha sempre chiesto di completare l’opera verniciando anche il suo casco, con gli stessi colori. Non per mala voglia ma non sono mai riuscito ad accontentarlo; si, perché lui si metteva in testa un altro casco e continuava ad andare in moto, ma altri miei clienti non avevano la moto di scorta… quindi dovevo accontentare prima loro.
E lui pazientemente mi ha aspettato al varco che inevitabilmente si e aperto quando ha letto l’articoletto che parlava della sua moto.
Con l’inseparabile Roberta è arrivato in ditta con un sorriso che ad onor del vero aveva più le sembianze di un ghigno sornione, i silenzi a volte parlano da soli. Pietro in mano aveva un bel casco che di colorazione Repsol aveva ben poco, a renderlo tale dovevo pensarci io.
Mi aveva già detto all’epoca che il mercato caschi di quella colorazione aveva terminato le scorte, quindi… L’unica parola oltre al saluto è stata “stupiscimi!”. La moto con colorazione Repsol di Pietro a suo dire non passava certo inosservata ai raduni si crogiolava orgoglioso di avere una moto unica, certamente da me si aspettava qualcosa di simile!
Il casco certamente non di ultimissima generazione ha delle prese d’aria molto grandi, interruzione per qualsiasi grafica. Un’occhiata sul web è servita a rendere più nebulosa la nebbia.
Mi son detto: “inizia a verniciarlo tutto di bianco qualche idea verrà fuori”. Fatto. L’ho posizionato in modo da averlo sotto gli occhi a tutti i passaggi nel capannone ma, si sa, le idee vengono quando decidono loro! Infatti .sabato sera, festival della lumaca a Cherasco, tra una lumaca al sughetto e una gratinata, una vocina che non era quella di mia moglie, mi ha detto: “Quanto sei scemo! Non devi fare altro che prendere la grafica del tuo Repsol e trasportarla sul casco!” Le lumache se ne mangi più di una diventano pesatine ma io sono andato a dormire leggerissimo grazie a questa idea. Domenica mattina alle 07.30 ero in ditta, alle 10.00 la mia cara e paziente ragazza mi dava il buongiorno telefonicamente, intanto guardavo il casco e i filetti da 2mm che sapientemente avevano già divisi i colori.
Il casco Repsol vero, vero, vero, unico emetteva il suo primo vagito!
Grazie
Rizzi Vito Leonardo & figli.
Ps: se avete richieste da farmi, domande, preventivi, potete scrivermi a info@rizzidesign.it 0172.489980-349.8343276. L’album completo di tutte le foto di questo casco lo trovate sulla fan page di FB https://www.facebook.com/rizzidesign/ e nella sezione “Lavori” di questo sito. Buona giornata!