Ultimamente mi son trovato a scrivere e descrivere peculiarità di grandi marchi di biciclette appena ultimate con nuove grafiche, che hanno la peculiarità di essere costruite in carbonio, per filare via come il vento.
La bici Rebellato, appena spedita a Brunico, è invece ben lontana dal peso delle moderne consorelle.
La sua storia nasce nel 1948 quando Carlo Rebellato fonda a Castelfranco Veneto l’azienda artigianale che produce cicli.
La bici di Giuseppe di anni ne ha parecchi e lui intende darle nuova vita con un vestito nuovo ma non troppo: mi chiede di mantenere la grafica originale bianco perlato antichizzato effetto retrò.
Intende dedicarla a Luciano Rebellato, chiamato a pedalare negli spazi infiniti, titolare dell’omonima casa costruttrice di biciclette che gestiva con la famiglia. Era un fervido sostenitore del ciclismo e molti sodalizi erano da lui sponsorizzati.
Ad onor del vero per dare più incisività al suo pensiero si era messo in testa di dedicarsi al fai da te ma è risaputo che ognuno deve fare il mestiere per cui è venuto al mondo; resosi conto che le critiche avrebbero superato di gran lunga i plausi per la personale iniziativa ha pensato bene di inviarmela per cancellare definitivamente il grande dolore per la spesa sostenuta nell’acquisto del prodotto usato non di mestiere.
Lo sverniciatore, le spazzole e le molette, insieme alla immancabile pazienza, hanno contribuito a portare il telaio a nudo.
Fondo epossidico bicomponente base indispensabile per la durata nel tempo di una verniciatura su telaio in ferro acciaioso.
Il bianco di base prende il suo spazio, ma è il perlato la chicca.
Definire fondi di magazzino basi vernici della Lechler non più in produzione che centillo da anni è una offesa al prodotto.
200 Gr di un perlato catalizzato che la Suzuki moto usava per dare lustro alle sue colorazioni negli anni 80 mi hanno permesso di rendere realmente vintage la bici di Giuseppe.
Le scritte adesive regalategli dalla Sig.ra Rebellato da applicare sul telaio sono state sostituite da scritte in vernice non potevo tradire me stesso.
Dopo aver rilevato le maschere e fatte le scritte in vernice gliel’ho rese per ricordo da mettere in bacheca.
Artigiani si nasce.
Cordialità Rizzi Vito Leonardo & Figli