Una cosa è certa: a furia di andare indietro con pensieri, parole e opere, sicuramente la mia bella ragazza si vedrà costretta a chiedere aiuto alla trasmissione televisiva “non lo trovo più, donde sta me omo strano?”.
Ora vengo e mi spiego. Carissimi motociclisti che viaggiate con un motociclo un pochino datato, se il vostro intento é rimanere come mamma vi ha fatto, evitate di fare incidenti con piena ragione perché, diversamente, vi capiterà senz’altro quello che un riparatore di moto conosce benissimo quando stila un preventivo di riparazione, invece l’ignaro motociclista… ignora.
L’incidente anti sinistro ove il confine è economicità ed anti economicità, detta legge.
In parole più poverelle se la tua moto vale mille euro ma il danno subito supera tale valore ti attacchi al tram. Se tutto va bene il perito liquidatore concorderà il valore massimo del mercato al tempo del sinistro.
Super sportive se ne vedono in giro sempre meno ma Luca é un irriducibile; il sound che ho sentito in cortile prima di vederlo mi ha detto che una Aprilia RSV1000 Racing anno 2002 é venuta a trovarmi tutta originale.
Luca non era disperato anche se l’Aprilia era parecchio acciaccata, mi ha subito detto: “Rizzi ho ragione!” .
La disperazione lo ha investito una settimana dopo quando l’ho messo al corrente che il costo dei ricambi superava di gran lunga il valore della sua 1000 Racing.
Di comprarne un’altra, onde evitare lo sfratto da casa, meglio non parlarne!
La faccia di Luca aveva l’aspetto di un cocker triste quando mi ha detto: “Rizzi fai un po’ tu…”
Ho cercato pazientemente ricambi usati, ovunque la tenacia mi ha premiato, ho trovato e sostituito i più costosi per le carene rotte, il mestiere ha dettato legge.
La grafica me la sono inventata strada facendo, tutto in vernice, con lo stessa passione e amore che dedico alle sorelle più costose ho lavorato facendo bene attenzione a non contare le ore lavorative: la ricompensa maggiore me l’ha data un ragazzo che mi ringraziava con i lucciconi negli occhi e le parole di raccomandazione lo hanno inseguito anche con il casco in testa!
Grazie,
Rizzi Vito Leonardo e figli.
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